Appena il 20% dei dipendenti ha un contratto valido per la parte economica

Lo stato di emergenza da Covid-19 ha finito per pesare anche sui rinnovi contrattuali. Nel quarto trimestre del 2020, infatti, è stato rinnovato un solo contratto collettivo – quello del legno e prodotti del legno – mentre, a quelli già scaduti, si è aggiunta anche l’edilizia. Il risultato finale è che, rispetto al monitoraggio effettuato dall’Istat, meno del 20% dei lavoratori dipendenti ha il contratto vigente quanto meno per la parte economica. Sono 49 i contratti collettivi scaduti che riguardano una platea di circa dieci milioni di dipendenti, una situazione che finisce per avere effetti negativi su tutti i campi, non ultimi i consumi, vista la riduzione del potere d’acquisto. In forte crescita anche il tempo medio per i rinnovi dei contratti scaduti, in quanto si è passati da poco meno di un anno ad oltre venti mesi. La cosa vale per il settore privato, ma anche e soprattutto per il pubblico, nel quale siamo già oltre 24 mesi di attesa.