UE: «No a misure troppo drastiche»

La Germania, ha riferito il ministro dell’Interno, Horst Seehofer, vorrebbe sospendere gli ingressi dai paesi particolarmente colpiti dalla mutazioni del coronavirus, vale a dire Regno Unito, Portogallo, Brasile e Sudafrica. A tale proposito c’è da ricordare che alcuni giorni fa l’UE aveva suggerito ai paesi membri di evitare i viaggi non essenziali, anche se oggi la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, rispondendo alla richiesta proprio di Berlino di prevedere regole più rigorose nelle raccomandazioni della Commissione sulla stretta dei viaggi, ha sostenuto che «le restrizioni non devono ostacolare la ripresa economica e un sistema sanitario ben funzionante», dunque non andrebbero prese misure «troppo drastiche». È evidente, comunque, come le varianti siano al momento la fonte di maggiore preoccupazione in Europa. La cosiddetta variante inglese si dice abbia un tasso di contagiosità più elevato e in Francia, secondo quanto reso noto dal portavoce del governo, Gabriel Attal, è stata trovata nel 10% dei casi registrati, motivo per cui si sta valutando un lockdown più rigido, come del resto non era stato escluso già nei giorni scorsi. In Francia nelle ultime ore si è osservato un aumento dei ricoveri. In generale i casi di coronavirus nel mondo hanno superato da alcuni giorni la soglia dei 100 milioni, secondo i dati aggiornati della Johns Hopkins University, mentre da inizio pandemia i decessi sono più di 2,1 milioni. La settimana dal 20 al 26 gennaio è stata la peggiore per numero di vittime da quando è apparso il virus.