È evidente che le persone preferiscono scegliere

L’aspetto più interessante degli ultimi dati Inps è che le persone preferiscono scegliere quando andare in pensione e che, di conseguenza, Quota100 funziona. Dal “Monitoraggio Inps sui flussi di pensionamento” riferito al 2020, emerge che l’età media alla decorrenza delle nuove pensioni liquidate aumenta nel complesso nel 2020 rispetto al 2019. Cala per quelle anticipate, anche grazie a Quota 100 e alle misure correlate. Dopo l’uscita nel 2019 delle persone bloccate negli anni precedenti, e quindi con più anni di età e di contributi versati rispetto al requisito minimo (64 anni di età e 38 di contributi), ha visto assestarsi l’andamento delle uscite. Il dato risente anche della possibilità di andare a riposo a qualsiasi età con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 per le donne) oltre a tre mesi di finestra mobile. Unica eccezione per il calo dell’età alla decorrenza per le pensioni anticipate il settore pubblico che vede l’età media complessiva passare da 65,4 a 65,9 e quella delle anticipate salire da 63 a 63,1. Per il Fondo lavoratori dipendenti privati l’età media alla decorrenza totale sale da 66,5 a 67 anni, quella delle pensioni anticipate scende da 62 anni a 61,4. Per i commercianti l’età media alla decorrenza nel complesso passa da 66,3 a 66,8; l’età alla decorrenza per le anticipate passa da 63 a 62,4 anni. Balzo degli assegni sociali che nel 2020 aumentano del 75%.