La smentita di rito dell’Istituto non scioglie i nodi evidenziati dal Civ

L’Inps prova a spegnere sul nascere le polemiche innestate dalle dichiarazioni del presidente del suo Comitato di indirizzo e vigilanza, Guglielmo Loy, il quale, oltre ad evidenziare quello che appare a tutti gli effetti un enorme ritardo nella erogazione degli ammortizzatori sociali con causale Covid-19, ha anche parlato di pagamento delle pensioni a rischio. Per l’Istituto guidato da Pasquale Tridico, però, non vi è nessun problema di liquidità per cui le pensioni saranno pagate regolarmente. Un sospiro di sollievo, quindi, per i milioni di pensionati, ma è indubbio che il problema sollevato dall’ex sindacalista della Uil è reale, come emerge dai numeri elaborati dal Civ, all’interno del quale siedono pure i rappresentanti di Cgil, Cisl e Ugl, oltre che delle principali associazioni datoriali. La forte contrazione occupazionale che si è registrata negli ultimi dieci mesi ha causato, unitamente al massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali, una sensibile riduzione delle entrate da contribuzione dell’Istituto. Un aspetto non secondario che potrebbe presentarsi anche nel corso del 2021, con la contribuzione figurativa a sostituire sempre di più la contribuzione reale. Una crisi di liquidità possibile, almeno sulla carta ad oggi, che non può essere di certo liquidità con superficialità. Ed è appunto questo il messaggio che il Civ dell’Inps, per il tramite del suo presidente, ha voluto inviare.