Firmato accordo per acquisto Sputnik V

Negli Stati Uniti Joe Biden ha individuato nella distribuzione e nella somministrazione del vaccino la maggiore sfida per affrontare la pandemia di coronavirus. Poteri di guerra, mascherine, test e quarantena per chi arriva dall’estero sono alla base del piano della nuova amministrazione. Ma la campagna di vaccinazione sono un problema che, come si è visto nelle ultime ore, non riguarda esclusivamente gli Usa, fatta eccezione per Israele che fin qui si sta rivelando il paese più veloce nella somministrazione. Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, si è felicitato per la spedizione dall’India delle dosi di vaccino Oxford/AstraZeneca, acquistate dal suo governo. L’Ungheria – ha annunciato il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, in visita a Mosca, in un video pubblicato su Facebook – ha firmato un accordo per acquistare due milioni di dosi di vaccino russo, sebbene non sia stato ancora esaminato dalle autorità sanitarie europee. Sul vaccino russo ieri sono giunte le aperture della cancelliera tedesca Angela Merkel, pur precisando che prima di qualsiasi accordo europeo serve l’ok dell’Ema. La Germania, intanto, ha superato la soglia dei 50 mila morti da inizio pandemia (859 nelle ultime 24 ore, mentre sono 17.862 i nuovi casi confermati), secondo quanto comunicato dall’Istituto Robert Koch, l’ente di stato che si occupa del controllo delle malattie infettive, nel suo bollettino quotidiano. Fuori dall’Europa, le autorità di Pechino hanno annunciato che fra oggi e domani saranno effettuati test per oltre due milioni di residenti nei distretti di Dongcheng e Xicheng allo scopo di contrastare una possibile diffusione del virus dopo i recenti casi, perlopiù di importazione, registrati negli ultimi giorni.