«Parlo di riforme su salute, lavoro e imprese, scuola, infrastrutture e giustizia»

«Su cinque punti, su cinque riforme precise da fare in pochissimo tempo, io credo che in Parlamento un’alternativa ci possa essere e che sia nostro dovere offrirla agli italiani». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, sottolineando che, se la crisi dovesse risultare fatale al governo – indiscrezioni di stampa riferiscono di un riavvicinamento tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e Italia viva –, le elezioni non sarebbero l’unica via percorribile. Sebbene le urne «in qualunque democrazia sono la via maestra». Di quali riforme parla, Salvini: «Parlo di riforme su salute, lavoro e imprese, scuola, infrastrutture e giustizia». Questi, secondo il leader leghista, sono i «cinque temi su cui rilanciare il Paese», impegnato ad affrontare una crisi sanitaria senza precedenti, cha sta avendo ricadute pesantissime sul fronte economico (migliaia di imprese fallite, centinaia i posti di lavoro bruciati…). «Penso che nei due rami del Parlamento una maggioranza, che metta al centro questi problemi con il centrodestra a fare da guida, sia la soluzione migliore», ha aggiunto Salvini. «Sempre che non ci siano le elezioni che in qualunque democrazia sono la via maestra. Su questo è nato il governo Conte-Renzi, che è miseramente naufragato dopo un anno senza lasciare traccia di sé. Se nascerà il governo Conte-Mastella per tenere fuori la Lega e rimandare il giudizio degli italiani sarebbe squallido. Noi siamo pronti».