Sarebbe una donna milanese, positiva al virus già nel novembre 2019

Identificato il paziente 1 italiano: sarebbe una donna milanese, 25enne, che si è sottoposta ad una biopsia della pelle per una dermatosi atipica, il 10 novembre 2019. La scoperta è stata pubblicata sul British Journal of dermatology dai ricercatori guidati da Raffaele Gianotti, dell’Università Statale di Milano, in collaborazione con lo Ieo e il Centro diagnostico italiano. Il paziente 1 italiano è stato identificato a un anno esatto di distanza dal giorno in cui la Cina ha reso noto al mondo la prima sequenza del SarsCoV2, il virus che ha scatenato una pandemia mondiale, causando la morte di circa due milioni persone e contagiandone oltre 90 milioni, secondo l’ultimo bollettino della Johns Hopkins University, che monitora l’andamento globale dell’emergenza sanitaria. Da allora sono state identificate oltre 300mila sequenze, 1.300 delle quali solo in Italia. Nel nostro Paese, le due varianti del virus SarsCoV-2 al momento più diffuse in Italia sono 20A.EU1 e 20A.EU2, comparse in estate in Spagna e arrivate nel nostro Paese all’inizio dell’autunno. Nel frattempo, l’Organizzazione mondiale della Sanità ha comunicato che l’equipe, chiamato a indagare sull’origine del Covid-19, arriverà il 14 gennaio in Cina, dopo che il governo cinese ha negato l’ingresso nel Paese la scorsa settimana. Nell’annunciate la notizia, la Commissione nazionale sanitaria cinese ha spiegato che i ricercatori internazionali – complessivamente saranno dieci – condurranno «ricerche congiunte in cooperazione sulle origini del Covid-19 insieme agli scienziati cinesi», senza però chiarire quali luoghi potranno essere ispezionati dalla squadra formata dall’Oms