Stamattina molte cattedre vuote, pesano le regole del lockdown

Ripartenza a singhiozzo per la scuola, cosa peraltro ampiamente preventivata. Se già era nota la questione scuola superiore, con la decisione di rimandare l’ingresso a non prima dell’11 gennaio, il governo sembra sottovalutato le oggettive difficoltà per i dirigenti scolastici di riuscire a mettere insieme docenti e personale Ata in numero sufficiente per garantire questi due giorni di lezione dalle materne alle medie. Infatti, le restrizioni agli spostamenti fra le regioni hanno inciso sensibilmente sul rientro di una parte consistente dei docenti nei luoghi di lavoro dopo le vacanze natalizie trascorse nelle città di origine, dove, magari, è rimasta la famiglia. Come hanno evidenziato tutte le sigle sindacali, dalla Cgil alla Ugl, non sono pochi i docenti che negli anni sono stati costretti ad accettare cattedre anche molto lontano per di lavorare. Già stamattina si segnalano importanti defezioni in larga parte del nord Italia e nel Lazio.