Molte le incombenze per i lavoratori e i patronati chiamati ad assisterli

Fra le novità introdotte con la legge di bilancio in materia di pensioni, ve ne sono almeno tre da segnalare, oltre, chiaramente, alle proroghe di opzione donna e ape sociale, annunciate a più riprese dalla ministra Nunzia Catalfo al tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl. La prima novità riguarda una ulteriore procedura di salvaguardia, per la verità molto ridotta nei numeri, in quanto interessa una platea di appena 2.400 persone distinte fra diverse categorie, alle quali si andrà ad applicare la disciplina previgente alla riforma Fornero. Una seconda novità è relativa alla copertura previdenziale per i dipendenti in part time verticale ciclico, una modalità che ritroviamo spesso nel settore agroalimentare, caratterizzato da forte picchi produttivi, come, ad esempio, nella produzione dolciaria industriale. Una terza novità interessa direttamente i lavoratori esposti all’amianto. In tutti i casi, però, non sono previsti automatismi, tranne in parte sul part time verticale ciclico a decorrere dal 1° gennaio, essendo comunque sempre necessaria la presentazione di una domanda all’Inps dell’interessato, con tutto quello che ne consegue in termini di rispetto di scadenze. Molto farraginosa appare soprattutto la procedura relativa ai lavoratori esposti all’amianto con intervento di Inps, Inail e datore di lavoro e tempi nell’ordine dei sei mesi.