Delrio (Pd): «Siamo contrari alle crisi al buio». Intanto Salvini: «Bloccare l’invio di 50 milioni di atti e cartelle esattoriali che sarebbero mazzata finale per famiglie e imprese»

Nella maggioranza si continua a trattare, mentre proseguono gli stop and go. Nelle ultime ore la crisi di governo che era all’orizzonte fino a pochi giorni fa è sembrata congelarsi, pur con tutte le incognite al momento rappresentate da Italia viva. Infatti il ministro dell’Economia, Roberto Gualteri, stando a quanto riferiscono le agenzie, ha avuto ieri incontri riservati in videoconferenza con Pd, M5s e Leu per illustrare i contenuti della bozza aggiornata sul Recovery plan. In teoria era previsto un incontro anche con il partito di Matteo Renzi, ma Iv ha chiesto di ricevere e leggere il testo prima di procedere con qualsiasi colloquio, circostanza che spiega l’ennesimo rallentamento. Perché Conte e Gualtieri, in vista del Cdm, avrebbero dovuto poi incontrare in una riunione i capi delegazione, ma per il momento così non è stato, anche se, informa l’Ansa, nelle prossime ore il testo sarà inviato a tutti i partiti della maggioranza. Ieri il premier Giuseppe Conte aveva aperto alla «piena disponibilità al dialogo» che «predispone anche ad accogliere le buone idee degli altri». Una posizione che, stando ai retroscena, ha di nuovo allargato lo spazio per le trattative, almeno fino al prossimo colpo di scena. «Noi non siamo per sfasciare questa coalizione e per avventure diverse, la nostra azione è di stimolo all’interno di questa coalizione di governo, ci abbiamo creduto e non vogliamo pasticci. Siamo contrari alle crisi al buio, gli italiani hanno bisogno di stabilità», ha dichiarato il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio intervistato a Radio 24. Parole che fanno il paio con quanto dichiarato da Andrea Orlando a L’Aria Che tira su La7: «Quando diciamo elezioni non lo diciamo perché siano la via d’uscita, pensiamo si rischi di rotolare verso le elezioni. Conte è il punto di equilibrio delicato di una maggioranza molto complicata, non so se ne trova un’altra». Dall’opposizione, intanto, il leader della Lega ricorda sui social che «non c’è più tempo: il governo smetta di litigare sulle poltrone (un teatrino irrispettoso) e blocchi l’invio di 50 milioni di atti e cartelle esattoriali che sarebbero la mazzata finale per famiglie e imprese». Per poi aggiungere: «Proposta di legge di “Pace Fiscale”, da mesi depositata in Parlamento dalla Lega: un governo serio la approverebbe subito».