Forti polemiche sulla doppia fascia di entrata più ampia della precedente

La soluzione per la ripartenza delle scuole superiori non sembra trovare sponda fra i sindacati di categoria né fra i presidi. La decisione di imporre agli istituti due fasce di ingresso, alle 8, con entrata per il 60% degli studenti, e alle 10, per i restanti, sta creando notevoli problemi organizzativi che, evidentemente, non sono stati sufficientemente considerati dalle autorità. La questione, infatti, non è tanto quella del momento dell’entrata, quanto, piuttosto, quella dell’uscita, con tutto il personale non docente che si ritroverebbe a dover fare molte più ore a settimana rispetto a quanto previsto dalla legge e dai contratti collettivi. Come se non bastasse, tutto il sistema diventa difficile da gestire laddove ci sono docenti che prestano servizio in istituti diversi. Insomma, la ripartenza del 7 gennaio si presenta molto complessa, al netto delle oggettive difficoltà che potranno incontrare i docenti fuori sede a rientrare al domicilio.