La procedura è sempre su domanda. Le richieste di Cgil, Cisl, Uil e Ugl

Alla fine, è arrivata anche l’ultima salvaguardia per gli esodati della riforma Fornero, una decisione che, sebbene riguardasse una platea oggettivamente ridotta – appena 2.400 unità – ha rischiato di far saltare il banco. Dal 1° gennaio si aprirà una finestra che permetterà ad alcune persone di accedere al pensionamento in anticipo rispetto alle rigide regole della riforma Fornero, così come chiesto da Cgil, Cisl, Uil e Ugl nel corso delle diverse videoconferenze che si sono tenute durante questi mesi. Le categorie interessate dal provvedimento sono cinque. Premesso che la condizione necessaria è che i requisiti richiesti si maturino entro 120 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legge 201/2011, quindi entro il 6 dicembre del 2021, la nuova salvaguardia interessa: i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria prima del 4 dicembre 2011; quelli autorizzati sempre alla prosecuzione volontaria, ma che alla data del 6 dicembre 2011 non hanno effettuato alcun versamento (devono comunque avere almeno un versamento da lavoro dipendente valido fra il 2007 e il 2013); i lavoratori dipendenti con rapporto di lavoro conclusosi per effetto di accordi individuali, collettivi o per decisione unilaterale (sono indicate le date interessate); i genitori in congedo o in permesso nel 2011 per assistere figli disabili gravi; lavoratori a tempo determinato o somministrati fra il 2007 e il 2011, non rioccupati successivamente.