L’efficacia del vaccino è la notizia che dà più speranza

La pandemia ha stravolto le nostre vite. Attualmente, però, l’emergenza sanitaria (ancora in corso) non rappresenta la principale minaccia per l’Italia, secondo gli italiani. A rivelarlo è un sondaggio realizzato dall’ISPI, l’Istituto per gli studi di politica internazionale. Tante sono state le domande rivolte agli intervistati – qualche esempio: qual è stato il personaggio più influente per la politica mondiale? Qual è stato il Paese più pericoloso? –, tutte necessarie per capire «quanto e come la pandemia ha cambiato il modo in cui gli italiani guardano agli avvenimenti e ai trend di fondo della politica internazionale». Secondo il 54% del campione, la crisi economica è la minaccia più grande per il nostro Paese. A seguire, al secondo posto, la pandemia, indicata come minaccia “solo” dal 22%. A livello mondiale, le cose cambiano: in questo caso, la pandemia viene considerata la minaccia principale dal 28% degli intervistati. La crisi economica scende al terzo posto, con il 19%. «Sorprende – osserva l’ISPI – la permanenza dei cambiamenti climatici al secondo posto, scelti da una quota di italiani (25%) solo leggermente minore rispetto alle rilevazioni degli ultimi due anni, quando era stato scelto dal 28% di loro». Un appunto: il terrorismo islamico, considerato nel 2015, anno degli attentati di Parigi e dell’ascesa del gruppo terroristico Stato islamico (o ISIS), la principale minaccia, adesso invece “spaventa” molto meno. Viene indicato come un pericolo a livello mondiale solo dal 6% del campione. In Italia, la quota scende all’1%. Quello, che si sta per concludere, è stato un anno avaro di notizie che possiamo considerare buone, in grado di trasmettere speranza. Chiamati a sceglierne una, la maggioranza degli italiani (55%) indica l’annuncio dell’efficacia del vaccino contro il coronavirus. Il 27% sceglie invece l’elezione a presidente degli Stati Uniti di Joe Biden e il 15% l’accordo raggiunto sul pacchetto Next Generation EU, conosciuto anche come “Recovery Fund”.