Governo, non c’è pace neanche a Natale: i mal di pancia restano. Dopo la verifica con Italia viva, che avrebbe congelato la questione della governance per il Recovery Fund, si continua a parlare di rimpasto. O di voto

Crisi di Governo rinviata? Sembrerebbe di sì, ma si continua a parlare di rimpasto e anche di voto. La verifica aperta nella maggioranza da Italia viva, e non solo, è rientrata con il “congelamento” della task force o con il suo ridimensionamento – questione da affrontare a gennaio -, visto che comunque l’UE chiede a tutti i Governi di gestire le risorse del Recovery Fund con un coordinamento. Ma le tensioni restano sia da parte di Italia Viva, che chiede anche una decisione positiva sul Mes, sia da parte del Pd che vuole accelerare sul piano di rilancio. Senza dimenticare il caso “piano pandemico” inesistente o, meglio, rimasto fermo al 2006, perché «nessuno ci ha pensato» come ammesso da Claudio D’Amario – al vertice della Prevenzione del ministero della Salute quindi tra i primi a fronteggiare l’emergenza Coronavirus -, che agita il sonno del ministro Roberto Speranza. L’atmosfera non è delle migliori, proprio nel momento in cui il Governo è chiamato a gestire un’ingente massa di risorse europee per rimettere in piedi il Paese e a non fallire il più ingente piano vaccini della storia. «Alcuni continuano a parlare di rimpasto ma quando si apre una crisi non si può sapere come finirà. E l’esito potrebbe essere quello di andare al voto», ha detto un’intervista al Fatto Quotidiano il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, volendo dire con questo che «senza Conte si va al voto». Infatti per la capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, Maria Stella Gelmini, «sarebbe più logico provare a formare un governo di centrodestra o, in alternativa, tornare al voto appena sarà possibile – ha detto in un’intervista a Il Tempo – Ma se davvero ci sarà la crisi, la parola passerà al presidente Mattarella, di cui ci fidiamo completamente».  Addirittura per la ministra Teresa Bellanova, protagonista insieme a Renzi dello scontro tra Conte e Italia Viva, le cose stanno così: «Un primo passo è stato fatto. Si è avviato un percorso sul Recovery Fund. Non è però la fine della verifica, che si farà dopo l’approvazione della legge di bilancio sull’impianto complessivo dell’azione di governo». Quindi, niente è risolto? La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ospite di Rtl 102.5, ha sottolineato: «Crisi di governo? La maggioranza è molto divisa e trovo lunare, ridicolo che questi, nella situazione in cui ci troviamo, parlino di verifiche di governo, rimpasti, e poi nessuno ha capito le ragioni per cui stanno litigando. Questo vuol dire che lo stanno facendo per le poltrone». Ancora più severo il leader della Lega, Matteo Salvini: «A me spiace che l’Italia perda ogni mese settimane di tempo con le beghe tra Conte, Di Maio, Renzi e Zingaretti quando ad esempio sul tema della scuola siamo al 23 dicembre non so ancora i miei figli cosa faranno il 7 gennaio», ha detto a Radio24.