La sonda ha trasportato sulla Terra frammenti di roccia lunare

La missione della sonda cinese Chang’e 5 è stata un successo: nelle scorse ore, quando in Italia era mercoledì pomeriggio, la sonda è atterrata nella Mongolia interna centrale, una remota regione della Cina settentrionale, con a bordo circa due chilogrammi di frammenti lunari. Per la prima volta, dopo 44 anni, un Paese è riuscito a trasportarli sulla Terra: l’ultima a riuscirci è stata l’Unione sovietica ed era il 1976. Nel corso di questa missione spaziale, la Cina è riuscita in un’impresa che non era mai riuscita a nessun altro: l’aggancio automatico nell’orbita lunare tra due veicoli robotici, la capsula che ha raccolto i campioni sulla Luna e la sonda madre che l’attendeva in orbita. La missione è iniziata lo scorso 23 novembre dal Centro spaziale di Wenchang sull’isola di Hainan, nella Cina meridionale, con il lancio della sonda, spedita in orbita da un razzo Lunga Marcia 5, il lanciatore più potente finora sviluppato dalla Cina. «La comunità scientifica internazionale celebra il successo Chang’e 5. Questi campioni aiuteranno a rivelare i segreti del nostro sistema Terra-Luna e ad acquisire nuove informazioni sulla storia del sistema solare», ha commentato su Twitter il capo della direzione della missione scientifica della Nasa, Thomas Zurbuchen. La Cina non intende fermarsi a questo successo, però: l’agenzia spaziale cinese punta a mandare un equipaggio di astronauti sulla Luna entro il 2030.