Da gennaio a settembre, a diminuire sono stati anche i morti

Tra i tanti effetti collaterali della pandemia, ce n’è uno positivo: tra gennaio e settembre 2020, in Italia, il numero degli incidenti stradali con feriti è crollato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il merito non è di una maggiore prudenza degli italiani al volante: a causare il calo – il più consistente mai registrato, dice l’Istat nel report con cui fa il punto della situazione, diffondendo i dati preliminari – sono state le misure restrittive, in particolare il lockdown della primavera scorsa, che hanno ridotto al mobilità degli automobilisti. Tra gennaio e settembre 2020, dunque, sono stati registrati 90.821 incidenti stradali con lesioni a persone, pari al 29,5% in meno su base annua. In calo anche i feriti, che sono stati 123.061 (-29,5%), e i morti: 1.788 (-26,3%). Questo nei primi nove mesi dell’anno. Se si considera, invece, solo il periodo che va da gennaio a giugno, la diminuzione è stata ancora più consistente: gli incidenti e i feriti sono diminuiti del 40%, mentre i morti del 34%. Con l’allentamento delle misure restrittive, deciso dopo l’abbassamento della curva epidemica nel Paese, gli incidenti sono tornati a crescere tra luglio e settembre, con un calo inferiore rispetto allo stesso periodo nel 2019. La diminuzione dei morti nei primi nove mesi del 2020 riguarda tanto gli incidenti sulle autostrade (-50% rispetto allo stesso periodo del 2019) quanto quelli sulle strade urbane e extraurbane (tra il 40 e il 44% in meno). Secondo l’Istat, che riporta i dati European Transport Safety Council, «la riduzione più alta dei morti in incidenti stradali nel mese di aprile 2020 è stata registrata proprio in Italia, seguita da Belgio, Spagna, Francia e Grecia».