Il leader della Lega critico verso l’operato della ministra dell’Istruzione

Con le ultime vicende, tra cui la crisi di governo che s’è sgonfiata sul nascere, le discussioni sulle possibili nuove misure restrittive, c’è un tema passato in secondo piano: la scuola. Oggi il leader della Lega, Matteo Salvini, è tornato a criticare l’operato del ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che, a novembre, aveva promesso il rientro a scuola di tutti gli alunni nei primi giorni di dicembre: un ritorno in presenza del 75% degli studenti è ritenuto sconsigliabile da alcuni esperti e quasi impossibile, con le regole dettate dalle Regioni, da molti presidi. «Se davvero vuole che si torni a scuola, stabilizzi le migliaia di insegnanti precari, diminuisca il numero di alunni per classe, metta in sicurezza le scuole, preveda impianti di aerazione, assuma più insegnanti di sostegno per seguire i bimbi disabili, garantisca il tempo pieno in tutta Italia», ha scritto su Twitter l’ex vice-premier. «Invece per tutto questo zero euro in legge di bilancio. Alla scuola servono cose concrete e buonsenso, non sedute spiritiche o banchi con le rotelle», ha aggiunto, lanciando l’hashtag #azzolinabocciata. «Adesso si è ricominciato a investire» sull’istruzione, ha rivendicato invece Azzolina, aggiungendo, però, che «abbiamo tanto da recuperare considerando che la scuola in passato è stata utilizzata come un bancomat, e oggi ne abbiamo pagato le conseguenze».