In fortissima sofferenza soprattutto turismo, commercio e servizi

Ad una lettura superficiale, il comunicato della Agenzia delle entrate potrebbe apparire come un arcobaleno dopo un forte acquazzone. Le imprese italiane costrette a chiudere per effetto dei vari dpcm che si sono succeduti nel tempo hanno ricevuto, o stanno per ricevere, circa 9 miliardi di euro, per cui non è vero che esiste un rischio chiusura con conseguente licenziamento di decine di migliaia di dipendenti, soprattutto nel commercio, turismo e servizi. In realtà, analizzando bene si scopre che la situazione è, viceversa, ancora più critica delle più pessimistiche previsioni. L’agenzia delle entrate, infatti, fa riferimento non ai decreti Ristori, quanto soprattutto al decreto Rilancio, vale a dire il provvedimento di maggio che era atteso per aprile. Una parte delle imprese ha già ricevuto un parziale ristoro, ma sono appena 28mila i bonifici partiti per le attività nei centri storici, mentre tutte le nuove domande sono ancora in lavorazione.