La ministra propone il prolungamento dell’anno scolastico, ma è un errore

Se possibile siamo ormai al punto di maggiore distanza fra la ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, e i sindacati di categoria, sempre più compatti nel contestare le ultime affermazioni dell’esponente pentastellata. Dalla Cgil alla Ugl, passando per le varie sigle autonome, è un coro di no all’ipotesi di prolungare l’anno scolastico al 30 giugno o addirittura a luglio. Questo perché nel tentativo di introdurre una novità nel panorama formativa, la ministra ha finito per depotenziare completamente quello che stanno facendo in queste settimane migliaia di professori. La ministra Azzolina, infatti, ha parlato di prolungamento dell’anno scolastico fino a giugno «per recuperare il tempo perso», indirettamente accreditando quindi l’idea che la didattica a distanza sia poco efficace rispetto al raggiungimento degli obiettivi formativi. Insomma, una gaffe che finisce per alimentare un’ulteriore spirale di polemiche.