I quattro decreti fermi in Senato con le settimane che passano veloci

Ingorgo al Senato sui quattro decreti Ristori, arrivati in rapida successione in pochi giorni. Il primo di questi provvedimenti, che contiene un nuovo periodo di ammortizzatori sociali con causale Covid-19 di sei settimane, è datato 28 ottobre per cui ha già superato la metà del tempo a disposizione per la sua conversione in legge, pena la decadenza. I successivi decreti hanno qualche margine di tempo in più per essere convertiti, ma l’andazzo preoccupa le parti sociali che hanno evidenziato più volte una serie di criticità ai vari testi presentati dal governo. I decreti Ristori, come noto, sono strettamente connessi ai decreti del Presidente del consiglio dei ministri che hanno introdotto prima delle restrizioni generalizzate alle attività produttive e poi hanno demarcato l’Italia in tre zone dai differenti colori con ulteriori restrizioni. Il grave ritardo che si sta accumulando, però, rischia di avere pesanti ripercussioni sull’intero pacchetto di azioni, anche se, al momento, non si è ancora raggiunto il livello di massima allerta. Nel frattempo, la chiusura forzata dei centri commerciali nei giorni prefestivi e festivi, oltretutto durante il periodo natalizio, sta avendo effetti altamente negativi sui contratti a tempo determinato. Già fortemente ridottosi nei mesi scorsi, oggi si prospetta un crollo di decine di migliaia di occupati, soprattutto giovani, nel settore del commercio.