I dati Istat: soffrono gli esercizi più piccoli, bene l’e-commerce

Secondo le stime dell’Istat a ottobre le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,6% in valore dello 0,2% in volume, un risultato legato in maniera più marcato alle vendite di beni alimentari, mentre quelle di prodotti non alimentari hanno registrato un aumento più esiguo. Anche su base tendenziale si osserva un aumento, in questo caso del 2,9% in valore e del 2,5% in volumi. Per i beni alimentari l’Istat indica un +5,2% in valore e un +3,7% in volume, mentre per le vendite dei beni non alimentari un +1,2% in valore e un +1,5% in volume. Tuttavia, l’Istituto segnala come tra le forme distributive continuino a registrarsi cali per le imprese operanti su piccole superfici e le vendite al di fuori dei negozi, mentre la grande distribuzione registra un’accelerazione delle vendite per la componente degli esercizi non specializzati. In particolare si rileva una crescita a doppia cifra per i discount, che riportano un +12,19% rispetto a ottobre 2019: un aumento che non si vedeva dal 2010. Tra le varie forme di vendita ad avere la meglio è ancora il commercio elettronico, che mette a segno un +54,6%. Commentando i dati la Confcommercio parla di una «crescita impercettibile e insoddisfacente». Secondo l’ufficio studi, infatti, ci sono «troppi elementi di criticità, la ripresa non è diffusa tra settori e formati distributivi. Le piccole e medie imprese e il commercio ambulante vivono difficoltà senza precedenti, soprattutto nell’abbigliamento, calzature e oggettistica da regalo».