Per l’OCSE l’economia dovrebbe crescere del 4,3% nel 2021

L’Istituto nazionale di statistica ha rivisto al ribasso il rimbalzo del Prodotto interno lordo italiano del terzo trimestre, limandolo dal 16,1% indicato in precedenza all’odierno +15,9%. La ripresa, spiega l’Istat, è diffusa a tutti i comparti economici e, dal lato della domanda, è trainata sia dalla componente interna, sia da quella estera: sul piano nazionale contributi alla crescita fortemente positivi sono venuti dai consumi privati (+7,5%) e dagli investimenti (+5,3%), mentre la variazione delle scorte ha contribuito negativamente per un punto percentuale. Il contributo della domanda estera ha invece contribuito positivamente per quattro punti percentuali. Rimane in territorio negativo il confronto tendenziale (-5%), influenzato dalle forti flessioni che hanno interessato i primi due trimestri dell’anno. La variazione acquisita fin qui per l’intero anno è pari a -8,3 punti percentuali. Un dato, quello relativo al PIL del 2020, che secondo le più recenti stime di Standard & Poor’s dovrebbe concretizzarsi in un -8,7%, contro il -8,9% formulato a ottobre. Dopo la caduta prevista per quest’anno, secondo le Prospettive Economiche dell’OCSE, nel 2021 l’economia italiana dovrebbe registrare una crescita del 4,3%, per poi rallentare al +3,2% l’anno seguente.