Altro che Black Friday: crolla la fiducia di consumatori e imprese. Da una parte il grande esodo delle vendite verso l’online, dall’altra le aspettative su clima economico e clima futuro registrano le maggiori flessioni

Sarà anche Black Friday, quest’anno Black Week, considerato nel mondo anglo-americano, ormai anche in Italia, il “Natale” degli amanti dello shopping, grazie alle promesse non disattese di grandi sconti e vendite promozionali , sarà anche che le vendite on line sono le uniche a guadagnarci in questa epoca dei lockdown ma l’Istat, proprio nel mese di novembre, stima una diminuzione sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori, da 101,7 a 98,1, sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese che cade da 92,2 a 82,8 per effetto del forte peggioramento dei servizi di mercato. Le singole componenti del clima di fiducia dei consumatori raccontano meglio la situazione. Il clima economico e il clima futuro registrano le flessioni maggiori, passando, rispettivamente, da 87,2 a 79,3 e da 104,0 a 98,8. Il clima personale scende da 106,4 a 104,7 e quello corrente diminuisce da 99,9 a 97,4. Per le imprese, il clima peggiora in tutti i settori: l’industria e il commercio al dettaglio registrano cali più contenuti, ma per i servizi di mercato è crollo. Nel settore manifatturiero l’indice scende da 94,7 a 90,2, nelle costruzioni da 142,5 a 136,8. Secondo Confesercenti la chiusura obbligata dei negozi nelle zone rosse e arancioni e di centri commerciali, gallerie e grandi magazzini nel week end anche in Regioni gialle, spinge verso lo shopping online. Sono stati calcolati ben 83 milioni di euro di vendite al giorno che stanno passando dai negozi fisici al web. Il calcolo è sui giorni dell’intera settimana perché nel 2020 è stata inaugurata la Black Week, sperimentata in passato e diventata d’obbligo quest’anno, per diluire il più possibile nel tempo le occasioni di acquisto. Black Friday o Black Week, esodo delle vendite sulle piattaforme online – Amazon stanzia in Italia 500 milioni di dollari come gratifica natalizia per tutti i dipendenti della logistica a causa del «lavoro straordinario» di quest’anno – fiducia di consumatori e imprese in calo potrebbero apparire in contraddizione e invece possono coesistere, perché i colossi delle vendite on line non sono italiani. E così nel commercio al dettaglio l’indice della fiducia diminuisce da 98,9 a 95,2 mentre nei servizi di mercato crolla da 87,5 a 74,7. Nel commercio al dettaglio, in particolare, la diminuzione dell’indice è dovuta al forte calo delle aspettative sulle vendite future. Il cerchio si chiude con il circuito distributivo, dove la fiducia aumenta nella grande distribuzione mentre è in marcata flessione nella distribuzione tradizionale.