Coldiretti: «Crollo storico per le vendite Made in Italy negli USA»

A ottobre, secondo quanto rilevato dall’Istituto nazionale di statistica, le vendite italiane verso i Paesi al di fuori dell’Unione europea sono diminuite del 2,6%, registrando un -10% su base annua. Il calo che ha interessato l’indice mensile, spiega l’Istat, è legato a tutti i raggruppamenti principali di industrie, «ed in particolare alle vendite di beni intermedi (-6,1%) e beni di consumo non durevoli (-1,9%)». Su base annua, invece, la flessione a doppia cifra è legata prevalentemente alla débâcle che ha interessato l’energia (47,6%), i beni di strumentali (-12,3%) e i beni di consumo non durevoli (-10%). Su base tendenziale è di rilievo la contrazione delle vendite verso gli Stati Uniti, un crollo che la Coldiretti definisce «storico»: -20,1%, determinato «dalle difficoltà del commercio internazionale dovute alla pandemia da Covid ma anche per gli effetti delle politiche protezionistiche del Presidente uscente Donald Trump con l’imposizione di dazi a prodotti italiani ed europei». Male anche le vendite verso la Russia, che riportano un -18,4%, dove è ancora oggi in vigore l’embargo per una lunga serie di prodotti alimentari. Sull’andamento delle vendite verso il Regno Unito, per le quali l’Istat comunica un -14,6%, pesano invece gli effetti delle tensioni sulla Brexit.