Oltre 59 milioni di contagi nel mondo

«Per i vaccini la Commissione europea ora ha contratti con sei società farmaceutiche ed i primi cittadini europei potrebbero essere vaccinati ancora prima della fine di dicembre. Finalmente vediamo una luce alla fine del tunnel». Questo l’annuncio della presidente della Commissione di Bruxelles, Ursula von der Leyen, al Parlamento europeo. Ma intanto, un po’ in tutto il mondo, si discute della pandemia e delle misure più utili per contenere la diffusione del coronavirus, soprattutto in vista delle imminenti festività, senza per questo affossare l’economia. Si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel, ma al momento i numeri sono ancora dalla parte della prudenza. «Occorre essere molto graduali nella revoca delle misure anti-Covid e basarsi sulla scienza. Fino a quando i vaccini saranno disponibili ed una grossa massa critica di persone non sarà stata vaccinata, sollecitiamo gli Stati membri a continuare nei loro sforzi per mitigare la pandemia», è stato non a caso l’invito della commissaria UE alla Salute, Stella Kyriakides. La revoca delle misure troppo precoce – ha quindi aggiunto – può portare ad un aumento del numero di casi. Non c’è una formula valida per tutti: i diversi Stati hanno realtà diverse». La situazione negli Stati Uniti non dà segni di rallentamento: secondo dati elaborati dal New York Times, si sono registrati due milioni di contagi in due settimane. Nel mondo, stando al bollettino aggiornato della Johns Hopkins University, il numero di casi di coronavirus ha superato la soglia dei 59 milioni, mentre da inizio pandemia i decessi risultano essere 1.399.782.