Di queste, 86 vittime sono state uccise in ambito familiare

Domani è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, per sensibilizzare l’opinione pubblica su una piaga che non è stata ancora debellata e che andrebbe più spesso ricordato, specialmente in un periodo difficile come quello attuale, con molte donne costrette in casa, a causa dei vari lockdown, insieme a mariti e compagni violenti. Soltanto in Italia, da gennaio ad ottobre, sono state uccise 91 donne. Detto altrimenti: nel 2020 c’è stata una vittima ogni tre giorni. A riferirlo è un rapporto dell’istituto di ricerca Eures sul femminicidio nel nostro Paese – il dossier è state realizzata con la collaborazione del Servizio Analisi Criminale della Direzione centrale della Polizia criminale del ministero dell’Interno –, sottolineando che, nello stesso periodo dello scorso anno, le vittime sono state 99. Un calo dovuto al minor numero di donne vittime della criminalità comune – quest’anno sono state tre contro le 14 del periodo compreso tra gennaio e ottobre – mentre rimane sostanzialmente stabile il numero dei femminicidi familiari (da 85 a 81) e, all’interno di questi, il numero dei femminicidi di coppia (56 in entrambi i periodi), mentre aumentano le donne uccise nel contesto di vicinato, passate da 0 a 4. Complessivamente sono state uccise 3.344 donne uccise in Italia nel XXI secolo.