Il governo naviga a vista anche con la legge di bilancio, cosa che allarma

La manovra di bilancio messa in piedi dal governo stenta a trovare una sponda in Parlamento, ma anche nelle stesse parti sociali. L’audizione di oggi, con l’intervento presso le commissioni riunite di Camera e Senato di Cgil, Cisl, Uil e Ugl è stato, in questo senso, illuminante rispetto agli umori che si vivono nel Paese. Se la posizione espressa dal segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, era, per molti versi, attesa, stante le numerose critiche già avanzate nei giorni scorsi, dal fronte rappresentato da Cgil, Cisl e Uil sono arrivati segnali di insofferenza crescente. Soprattutto la Cisl ha criticato diverse misure contenuta nel disegno di legge di bilancio, più ancora di Cgil e Uil che hanno comunque tentato di lanciare un ponte verso il governo, rimandando ad una successiva fase per l’individuazione delle cose da fare per il Paese. Nella lunga audizione, durata due ore, non sono mancate neanche critiche da parte degli esponenti delle forze politiche, comprese quelle di maggioranza che, pur senza alzare i toni, hanno comunque fatto osservare che il Parlamento lamenta il mancato coinvolgimento e non soltanto i sindacati. Da segnalare, fra gli altri, gli interventi di due parlamentari della Lega, Borghi e Garavaglia, che hanno insistito sui rischi connessi al ricorso al Mes. Del resto, la linea che collega gli interventi dei sindacati è la mancanza di idee piuttosto che di risorse.