Il capo della Commissione antimafia, esponente del M5s, non intende fare un passo indietro

Bufera politica in corso. A scatenarla non sono state le scelte del governo, ma alcune dichiarazioni rilasciate ieri presidente della Commissione parlamentare antimafia, Davide Crippa, esponente del M5s, a Radio Capital. Parole che riportiamo così come sono state riferite dalle agenzie di stampa: «Sarò politicamente scorretto, era noto a tutti che la presidente della Calabria, Santelli, fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Jole Santelli, politicamente c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perché sei grande e grosso». Dura la replica del leader leghista, Matteo Salvini, che ne ha chiesto le dimissioni: «Morra è indegno del suo ruolo: utilizza la Commissione Antimafia per aggredire i rivali politici e ora si conferma un piccolo uomo con le parole disgustose su Jole Santelli che peraltro è stata vicepresidente della Commissione Antimafia. Morra si sciacqui la bocca, quando parla di malati oncologici, e si dimetta». Di lasciare il proprio incarico, però, Morra non ne vuole sapere – «Se ho offeso la sensibilità di qualcuno mi scuso, ma non mi dimetto» –, accusando il centrodestra di aver strumentalizzato le sue parole, facendo «il taglia e cuci» delle dichiarazioni. Pur prendendo le distanze da Morra, i partiti di maggioranza – M5s, Pd e Iv – non ritengono necessario un suo passo indietro.