Con un mese di ritardo, il Cdm ha approvato la manovra
Ora la parola passa al Parlamento, il testo è atteso a Montecitorio. Sarà necessario un altro scostamento di bilancio

Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri sera, con un mese di ritardo già sulle spalle, il testo finale della Legge di Bilancio, che dovrà approdare in Parlamento. Quest’ultima contiene misure su famiglie, lavoro, impresa, welfare, istruzione, già concordate ad ottobre. Il documento ha un valore di circa 38 miliardi di euro ed è composto da 228 articoli, pari a 237 pagine. Intenzione del Governo è «rafforzare il profilo di una manovra fortemente orientata alla crescita, all’occupazione, alla coesione sociale, con un focus particolare sui giovani, le donne e il Mezzogiorno», ha scritto su Facebook il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. «Allo sgravio contributivo triennale per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani si aggiunge la decontribuzione integrale per le donne e il sostegno all’imprenditoria femminile – ha spiegato – Sulla base dell’intesa con le parti sociali, la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 31 marzo è affiancata dall’istituzione di un fondo per le politiche attive del lavoro con una dotazione iniziale di 500 milioni di euro. Gli investimenti pubblici sono sostenuti da un nuovo fondo pluriennale da 50 miliardi e quelli privati dal potenziamento di Transizione 4.0 con uno stanziamento di 23,8 miliardi per il prossimo biennio. Per il Mezzogiorno gli interventi sono il finanziamento strutturale della fiscalità di vantaggio per il lavoro fino al 2030 e la proroga del credito di imposta ricerca e sviluppo e di quello per gli investimenti». Previsto anche un aumento della dotazione del Fondo Sanitario nazionale, l’indennità per medici e infermieri, il fondo per l’acquisto dei vaccini, il potenziamento delle diagnosi con tamponi antigenici rapidi, le risorse aggiuntive per l’edilizia universitaria, i contratti di formazione specialistica per i medici specializzandi e le assunzioni di personale sanitario resta una priorità centrale, così come la scuola, l’università, la ricerca, la cultura. Avvio dell’assegno unico per i figli a partire dal luglio del 2021. Si istituisce il fondo per la riforma fiscale «che sarà alimentato dai proventi del contrasto all’evasione». «Finalizzeremo l’elaborazione del Recovery Plan dell’Italia», ma intanto con il veto di Polonia e Ungheria il Recovery rischia di slittare. Un flop l’incontro con i sindacati successivo al via libera del CdM, i quali a fronte di carenti risorse hanno proclamato per il 9 dicembre lo sciopero dei lavoratori della Pubblica amministrazione. Infine, la manovra richiederà un nuovo scostamento di bilancio, che sarà messo in calendario tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima. Il testo è ora atteso a Montecitorio, da dove prende il via la sessione di bilancio, ma al momento non è stato ancora depositato. Fonti parlamentari spiegano che si prevede possa essere trasmesso tra stasera e domani.

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