Le tante vertenze che segnano pesantemente il futuro della categoria

Più che di trattative, perché, per ogni trattativa che si rispetti, alla fine dovrebbe mettersi un punto conclusivo, si dovrebbe parlare di tele di Penelope che qualcuno di notte disfa. Le federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl dei metalmeccanici si trovano davanti uno scenario che, invece, di chiarirsi, tende ad ingarbugliarsi ad ogni giorno che passa. È il caso degli stabilimenti ex Ilva, con i circa 12mila dipendenti in attesa di sapere quale sarà il loro futuro ad 800 giorni dalla apertura dell’ultima fase di confronto. È il caso anche della Whirlpool, con i circa quattrocento addetti diretti, sospesi fra promesse di cavalieri bianchi e l’unica certezza al momento della dismissione del sito da parte della multinazionale. Tornando all’Ilva, nel pomeriggio di oggi è iniziata l’ennesima riunione fra tutti gli attori in campo, in vista della scadenza del 30 novembre, quando ArcelorMittal dovrà chiarire le proprie intenzioni.