A denunciarlo la Fondazione Gimbe che conduce un monitoraggio indipendente

In Italia, l’epidemia è «fuori controllo». Lo riferisce il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, sottolineando ad Agorà in onda su RaiTre che un’epidemia si definisce tale quando i positivi superano l’1% della popolazione. Cosa che, secondo i dati della Protezione civile, è accaduta ieri. Nel nostro Paese, infatti, le persone attualmente positive, termine che include quanti sono ricoverati con sintomi, in terapia intensiva o isolamento domiciliare, sono 613.358. La riduzione dei casi registrata negli ultimi giorni non dovrebbe indurre a troppo ottimismo, ha sottolineato Cartabellotta. «La diminuzione può anche essere dovuta al fatto che il sistema di testing è saltato in alcune regioni», ha spiegato. L’aumento dei decessi da Covid-19, purtroppo, è invece certo: nell’arco di una settimana, dal 4 al 10 novembre sono decedute 2.918 persone con infezione da Sars-Cov-2 a fronte delle 1.712 della settimana precedente, pari ad un incremento del 70%. A riferire il dato è sempre il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. Maggiore attenzione, poi, dovrebbe essere rivolta anche agli operatori sanitari, tra i quali si sono verificati 19.217 contagi negli ultimi 30 giorni, anche questo un dato in aumento rispetto ai 1.650 dei 30 giorni precedenti. «Oltre al rischio di focolai ospedalieri, in RSA e in ambienti protetti, preoccupa l’impatto sul personale sanitario, già in carenza di organico oltre che provato dalla prima ondata», ha sottolineato Cartabellotta.