La direzione blocca gli stipendi come reazione allo sciopero dei lavoratori

Piove sul bagnato all’interno dell’universo della ex Ilva. Dopo Taranto, si accende con prepotenza anche la vertenza relativa a Genova, finora passata per una serie di ragioni in secondo piano. La protesta seguita al licenziamento di alcuni dipendenti ha ormai raggiunto limiti difficili da controllare, tanto che, dopo l’ultimo corteo, ArcelorMittal ha assunto una decisione dura, con pochi precedenti così eclatanti almeno negli ultimi anni. La direzione ha infatti comunicato di aver sospeso dal lavoro e dalla retribuzione il personale che aveva protestato, in quanto proprio tale protesta rende impossibile, secondo ArcelorMittal, la prosecuzione delle attività. Nel frattempo, soprattutto la Fiom sta cavalcando la protesta, chiedendo la solidarietà ad altre categorie e non solo ai metalmeccanici. A sostegno della protesta si sono già espressi i lavoratori del porto, i famosi camalli che tanta parte ebbero nelle proteste degli anni ’60 e ’70.