Tutto fermo, o quasi, per le prove di selezione per la pubblica amministrazione

Nella migliore delle ipotesi, si tratta di un rallentamento delle procedure selettive; in qualche caso, di un più che probabile rinvio al prossimo anno. Fra le disposizioni che andranno in vigore con il nuovo dpcm, ve ne è una destinata a rivoluzionare la tabella di marcia di larga parte dei concorsi avviati nel nostro Paese, con qualche piccola esclusione connessa all’emergenza sanitaria. Il governo ha infatti deciso lo stop alle procedure, salvo i casi in cui la selezione è già prevista per soli titoli – un caso potrebbe essere quella della selezione di personale delle categorie più basse da parte degli enti locali – o con modalità da remoto. Stop, quindi, anche per il concorsone per le 32mila cattedre nella scuola, rispetto al quale, come si ricorderà, si registrarono forti polemiche fra la ministra Lucia Azzolina e i sindacati di categoria, circa l’opportunità di mobilitare una tale macchina organizzativa nel momento in cui la curva dei contagi stava riprendendo vigore.