Ccnl e Whirlpool Napoli catalizzano l’attenzione dell’opinione pubblica

Cresce la tensione fra i metalmeccanici italiani. Mentre qualche azienda, ad iniziare da Fca, sta assumendo o sta pensando di farlo, sono molte di più quelle che intendono ridurre sensibilmente il personale in servizio con gravissime ripercussioni sul territorio. In un tale scenario, già molto critico, si innestano le difficoltà che sta incontrando il tavolo di trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale. Le federazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil, come se nel frattempo il clima nelle fabbriche non fosse cambiato, cosa dimostrata dai risultati conseguiti dalla Ugl e da qualche altra sigla nelle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie, continuano a monopolizzare una trattativa che non sembra portare da nessuna parte, stante anche l’atteggiamento di chiusura di Confindustria e l’immobilismo del governo che annuncia interventi sul costo del lavoro e sulla riduzione della pressione fiscale che, alla prova dei fatti, non arrivano mai. Sul versante aziendale, resta molto critica la situazione a Napoli. La chiusura della Whirlpool rappresenta un durissimo colpo per un territorio già fortemente provato. Invitalia starebbe testando i mercati alla ricerca di possibili acquirenti in Italia o all’estero. Quasi una missione impossibile, ma tentativi vanno comunque fatti, considerando che nel sito campano sono occupati in quattrocento.