L’Europa da ieri sera diventa ancora più inquieta. L’attentato «terroristico» a Vienna, dai contorni ancora non molto chiari, sta dispiegando i suoi effetti e non solo per il bilancio dei morti e delle vittime. La capitale austriaca è stata colpita al cuore da un attacco compiuto in diversi punti del centro della città, nell’ultima sera prima del lockdown, che nel Paese scattava ieri a mezzanotte. Le vittime sono cinque, 17 feriti, di cui sei in condizioni gravi. Un attentatore è stato ucciso dalla polizia, altri sono stati arrestati, ne dovrebbe restare un altro ancora in fuga che è stato descritto «pesantemente armato». Per il ministro dell’Interno, Karl Nehammer, si è trattato di un «attentato terroristico». Quest’ultimo è iniziato intorno alle 20 nella Seitenstettengasse, la strada dove sorge lo Stadttempel, uno dei luoghi di culto ebraici di Vienna. Molti i colpi esplosi nei pressi della Sinagoga, che però a quell’ora era già chiusa; tra le vittime non ci sono ebrei. I terroristi si sono poi spostati in una piazza vicina, dove hanno continuato a sparare, anche quando è arrivata la polizia, che ha risposto al fuoco. Si è creata quindi una corsa dei terroristi per le vie della città, tra i vicoli e i ristoranti dove la gente, numerosa, aveva deciso di trascorrere l’ultima serata prima dell’entrata delle misure restrittive per il Covid-19.
L’attentatore ucciso, Kujtim Fejzulai, circa 20 anni, indossava una cintura esplosiva ed era cittadino austriaco seguace dell’Isis. Era stato condannato nel 2019 per aver tentato di unirsi ai combattenti dell’Isis in Siria, ma poi era stato rilasciato alla fine dell’anno scorso a causa dell’età. Avrebbe annunciato su Instagram il suo gesto, postando alcune foto. Per tutta la giornata ci sono stati fermi e perquisizioni in tutto il Paese, ai valichi con l’Austria sono stati intensificati i controlli, mentre tutta l’Europa, Italia compresa, ha espresso sentimenti di condanna per il vile attentato e di solidarietà per l’Austria. La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha convocato il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza per la mattinata, mentre la sede dell’ambasciata italiana a Vienna è stata chiusa. Il governo austriaco ha decretato tre giorni di lutto nazionale, per il cancelliere federale, Sebastian Kurz, che ha deposto una corona in ricordo delle vittime, è «l’ora buia della nostra Repubblica».