Meloni: «Questo è il luogo nel quale si decidono le cose e non si sta solo per farsi riprendere dalle telecamere»

«Oggi dimostriamo, ancora una volta, di essere sempre presenti quando l’Italia ci chiama». Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in un post su Facebook replicando all’appello del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha invitato le forze d’opposizione ha collaborare con il governo sulle nuove misure restrittive da adottare per provare a fermare la curva dei contagi. Un invito alla collaborazione (forse) tardivo: a partire dai primi giorni dell’emergenza sanitaria, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno offerto il proprio aiuto al governo, salvo non essere ascoltati. «Da nove mesi facciamo proposte ma l’unica risposta è no», ha osservato ieri il leader leghista, Matteo Salvini. Adesso, nel pieno della seconda ondata di contagi, l’esecutivo si è rivolto all’opposizione, offrendogli un posto in una cabina di regia presieduta dal ministro della Salute, Roberto Speranza, per affrontare l’emergenza. Una proposta respinta al mittente: «Non vogliamo commissioni, poltrone, task force. Ce ne sono già tante. Il luogo per discutere, per ascoltare, per proporre e per lavorare insieme c’è e si chiama Parlamento», ha replicato Salvini. Ed è proprio in Parlamento che il centrodestra ha presentato una risoluzione con «oltre 20 punti con altrettante priorità e proposte puntuali per affrontare questa delicata fase», come spiegato da Meloni su Facebook, tra cui «una serie di misure, dal trasporto pubblico al sistema sanitario, per recuperare i ritardi accumulati finora e scongiurare la prospettiva di un nuovo lockdown». A queste misure, se ne aggiungono altre a tutela di imprese, lavoratori e anziani che il centrodestra ha deciso di sottoporre al voto delle camere. «Per noi l’unica collaborazione per noi infatti l’unica collaborazione possibile avviene in Parlamento, perché questo è il luogo nel quale si decidono le cose e non si sta solo per farsi riprendere dalle telecamere», ha ribadito Meloni. «Dispiace, invece, che la maggioranza chieda al Parlamento di votare una risoluzione fumosa e priva di concretezza, come se anche stavolta volesse tenere per sé le misure puntuali che il Governo intende adottare nelle prossime ore», ha concluso.