Leggero miglioramento a settembre, ma il quadro rimane molto critico

Qualcosa sembra muoversi anche se il dato complessivo rimane oggettivamente scoraggiante: circa 10 milioni di dipendenti, quasi il 79% del totale, sono con il contratto collettivo di lavoro scaduto. Rispetto alla precedente rilevazione da parte dell’Istat, la situazione è comunque migliorata, anche se di poco, visto che si era al di sopra dell’80%. Occorre però osservare come su base nazionale i lavoratori senza contratto collettivo siano quasi raddoppiati in un anno, a dimostrazione di quanto forte sia stato l’impatto del Covid-19 pure sulle relazioni industriali. Il mancato rinnovo del contratto collettivo penalizza i dipendenti, ma, a ben vedere, non agevola neanche le imprese, soprattutto quelle che comprendono come la leva economica possa diventare decisiva per sostenere la ripresa e l’innovazione produttiva. Pesa in un tale ritardo, inoltre, l’inerzia del governo che aveva promesso un sostegno fiscale e la decontribuzione degli aumenti.