Anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha invitato il premier Conte ad aprire un dialogo con i partiti d’opposizione

«Chiediamo ascolto, collaborazione, coinvolgimento perché mi sembra che Conte con questo governo abbia dimostrato che da soli non si va da nessuna parte». Il leader della Lega, Matteo Salvini, tende la mano al governo, offrendo la propria collaborazione, dopo che nei giorni scorsi c’è stato il varo di un paio di dpcm, messi a punto senza coinvolgere nessuno all’infuori del governo e per di più scatenando anche qualche malcontento (si veda Matteo Renzi) nella maggioranza. In cambio, la Lega non ha niente da chiedere: «Ci ascolti, non chiediamo posti e poltrone». Qualche cosa nella gestione dell’emergenza sanitaria deve essere andato storto: «Penso che il governo abbia perso 6 mesi di tempo, stavano festeggiando la vittoria sul virus e purtroppo stanno ricominciando a chiudere tutto», introducendo alcuni provvedimenti che stanno scontentando un po’ tutti e che presto potrebbero essere sostituiti da misure più stringenti. Del resto, quanto dichiarato dai ministri e dal premier – il governo ha ribadito più volte l’intenzione di voler evitare un nuovo lockdown generalizzato – potrebbe valere (davvero) poco di fronte a un’impennata dei contagi. A pesare sono state alcune scelte prese, anche in quel caso, senza coinvolgere l’opposizione: «Penso che se ci avessero ascoltato, se avessero potenziato il trasporto pubblico e gli ospedali invece di perdere tre mesi dietro ai banchi con le rotelle della Azzolina e i monopattini elettrici della De Micheli…», ha commentato Salvini. Non è detto, però, che dagli errori del passato il governo possa imparare qualcosa: questa volta, il presidente del Consiglio ascolterà anche le proposte provenienti dai partiti di opposizione? Ad augurarselo non sono soltanto Salvini, Berlusconi e Meloni, che oggi ha attaccato nuovamente Conte – «La responsabilità della situazione, visti i metodi, è UNICAMENTE DI GIUSEPPE CONTE E DEL SUO GOVERNO», ha scritto su Facebook –, ma anche il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, che con una lettera inviata al quotidiano La Repubblica ha chiesto al governo di aprire un «dialogo», con «le persone, le forze produttive e sociali, il tessuto associativo e sul coinvolgimento e confronto con le forze di opposizione».