Dopo le critiche di ieri espresse da Matteo Renzi, il premier ha invitato i partiti che sostengono il suo esecutivo alla «responsabilità»

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte prova a stemperare le tensioni interne alla maggioranza, invitando le forze che la compongono alla «responsabilità». Ieri, a poche ore dal varo dell’ultimo dpcm, il leader di Italia viva, Matteo Renzi, aveva criticato alcune misure contenute all’interno del provvedimento – secondo l’ex premier, alcune decisioni sono state prese non considerando le evidenze scientifiche, ma sull’onda dell’emotività –, provocando la reazione stizzita del segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti: «Penso che non siano mai stati seri quei partiti che la sera siedono ai tavoli del governo e la mattina organizzano l’opposizione rispetto alle decisioni prese la sera precedente». Alle dichiarazioni di Renzi, però, ha voluto replicare anche il premier con un intervento sul Fatto Quotidiano: «Ora è il momento della responsabilità». Secondo Conte, «la politica – e questo vale soprattutto per chi è al governo – deve saper dar conto delle proprie scelte ai cittadini, assumersi la responsabilità delle proprie azioni e non soffiare sul fuoco del malessere sociale per qualche percentuale di consenso nei sondaggi». Pronta la replica di Renzi: «Chiedere di riflettere su basi scientifiche e non su emozioni passeggere è un atto di responsabilità contro la superficialità», ha scritto su Facebook. «Leggo polemiche sulla nostra semplice richiesta al Premier di rivedere il Dpcm. Chiudendo ristoranti alle 18 e chiudendo i luoghi della cultura non diminuiscono i contagiati: aumentano solo i disoccupati», ha aggiunto.