Ministra e sindacati sempre più ai ferri corti; la questione docenti in quarantena

Si apre l’ennesimo fronte di scontro fra la ministra Lucia Azzolina e i sindacati di categoria. Dopo i concorsi, si torna infatti a parlare di cosa succede se un docente è posto in quarantena. A suo tempo, la quarantena e l’isolamento domiciliare erano stati equiparati a malattia dall’Inps, con tutte le conseguenze del caso: un lavoratore in malattia non può lavorare, neanche in smart working. Poi la norma è stata alleggerita di molto ed oggi il ministero dell’istruzione dice che i docenti possono insegnare anche da remoto, purché in buona salute. Il termine impiegato è oggettivamente poco chiaro. Secondo una interpretazione possibile, il docente positivo al tampone non potrebbe, quindi, insegnare; viceversa, l’insegnante posto in isolamento per un caso riscontrato in una classe, potrebbe proseguire con la didattica a distanza, almeno fino al momento in cui non dovesse saltar fuori un tampone positivo. Insomma, la linea è molto sottile.