Il ministero smentisce le indiscrezioni, però continua il tam tam

A precisa domanda delle organizzazioni sindacali, il ministero del lavoro ha più volte ribadito che di riforma previdenziale si parlerà nel corso del prossimo anno. Sarà anche così, ma non passa giorno che sulla stampa si danno per scontati due percorsi per uscire dal lavoro a decorrere dal 1° gennaio 2022. Al termine della sperimentazione di Quota 100, le opzioni potrebbero essere due: Quota 102 e Quota 41, anche se non è chiaro se una è alternativa all’altra. Quota 102 dovrebbe basarsi sull’incremento dell’età anagrafica minima a 64 anni (invece di 62) fermo restando il paletto di 38 anni di contributi. Quota 41, invece, è riferita ai soli anni di contributi. In un caso e nell’altro, si prospetta comunque un periodo di maggiore permanenza a lavoro per i dipendenti; nella migliore delle ipotesi, parliamo di due anni. L’eventuale uscita anticipata rispetto i 64 anni potrebbe avere una penalizzazione di diversi punti percentuali, due o tre per anno.