Ammortizzatori, stop ai licenziamenti e pensioni: tanti i nodi ancora aperti

La non notizia è quella di un possibile o presunto, secondo i punti di vista, scontro fra la ministra del lavoro, Nunzia Catalfo, e il suo collega all’economia, Roberto Gualtieri. Una non notizia perché già in passato non sono mancati momenti di attrito pesante che hanno visto soccombere, spesso, l’esponente pentastellata, la quale si sta rendendo conto di quanto sia difficile mantenere gli impegni presi con i sindacati. Su tutti, si ricorda la mancata previsione della garanzia dello Stato sulle anticipazioni della cassa integrazione in deroga da parte del sistema bancario. Come fatto osservare soprattutto dalla Ugl, la convenzione di marzo, senza un intervento pubblico, difficilmente poteva decollare e, infatti, così è stato. Oggi questo scontro fra la Catalfo e Gualtieri si ripropone su più fronti, dagli ammortizzatori sociali alle pensioni, con l’impressione che i due rappresentanti del governo stiano viaggiando su binari destinati a non incontrarsi mai. L’ultima uscita dell’esponente Pd sui licenziamenti ha aggiunto benzina sul fuoco, dopo che già in materia di pensioni era emersa chiaramente la distanza esistente. Non è un caso, del resto, che gli ultimi incontri fra sindacati e ministero del lavoro abbiano segnato un poco il passo, con poche novità vere e molti rimandi al prossimo disegno di legge di bilancio atteso a breve a Bruxelles e in Parlamento o direttamente al 2021 e ancora dopo.