Le nuove regole “entrano in casa” degli italiani. Stop a feste private e pubbliche, mascherina obbligatoria al chiuso e all’aperto

 

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, hanno firmato il Dpcm con nuove misure di contrasto alla diffusione del coronavirus valide per i prossimi trenta giorni. Il via libera è arrivato solo all’una di notte a causa del confronto serrato all’interno del Governo e con le Regioni. Tra le principali misure, oltre al divieto di feste private, alla stretta sulla movida, all’uso della mascherina obbligatoria al chiuso e all’aperto, lo stop alle gite scolastiche e allo sport di contatto. Nelle abitazioni private, è fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi di numero superiore a 6, così come è fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi. È obbligatorio sull’intero territorio nazionale avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie  respiratorie, nonché l’obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per  le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la  condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e nel rispetto dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande. La ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) è consentita fino alle ore 24 con servizio al tavolo e alle 21 in assenza di servizio. Restano come quelle attuali nelle Regioni e Province autonome a condizione che essere abbiano preventivamente accertato la compatibilità di queste attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori. Per eventi e competizioni sportive è consentita la presenza di pubblico con percentuale massima del 15% rispetto alla capienza totale, non oltre il numero di 1.000 spettatori all’aperto e di 200 al chiuso. Regioni e Province autonome possono stabilire, d’intesa con il ministro della Salute, un diverso numero massimo di  spettatori. Per spettacoli al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto numero massimo di 1.000 spettatori all’aperto e di 200 al chiuso. Vietate feste in tutti i luoghi, al chiuso e all’aperto, tranne quelle conseguenti alle cerimonie civili o religiose ma con un massimo di 30 invitati, fermi restando protocolli e linee guida. Manifestazioni fieristiche e congressi si, rispettando la distanza interpersonale di almeno un metro. Sospesi viaggi d’istruzione, iniziative di scambio o gemellaggio, visite guidate e uscite didattiche, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni  ordine e grado.

Per molti settori come ad esempio quello del banqueting e del catering, «il nuovo Dpcm per noi è un secondo lockdown, non dichiarato ma nei fatti».