«Nello scenario peggiore, taglio superiore all’1% annuo»

L’Ocse – l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico – è tornata a chiedere un accordo su una web tax internazionale. Non raggiungerlo «potrebbe portare ad un moltiplicarsi delle tasse sui servizi digitali e un aumento della frequenza delle controversie commerciali e fiscali», ha sottolineato il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, aggiungendo che i costi economici sarebbero enormi. Secondo le stime dell’Ocse, «nel peggiore scenario una guerra commerciale mondiale suscitata dall’adozione di tasse unilaterali sui servizi digitali, potrebbe tagliare il Prodotto interno lordo mondiale di oltre l’1% annuo».