«Cercheremo di licenziare il Dpcm già stasera»

«Cercheremo di licenziare il Dpcm già stasera», mentre «escludo un nuovo lockdown generalizzato». La parola è quella del premier Giuseppe Conte, che lo ha annunciato a margine di un’iniziativa a Taranto. C’è attesa per il contenuto di un provvedimento che prevede nuove restrizioni al fine di contenere la risalita dei contagi da coronavirus, soprattutto dopo le parole di ieri del ministro della Salute Speranza, ospite a Che tempo che fa: «Ho proposto che vengano vietate tutte le feste private. Le feste sono una cosa che possiamo evitare». Non emerge ancora un quadro del tutto chiaro, come ha dimostrato (di nuovo) la polemica sui runner e l’eventuale utilizzo della mascherina  durante la corsa. A notarlo anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ieri su Facebook osservava: «Il caos regna sovrano nelle decisioni del governo sulle norme anti-Covid. Oggi nuova sceneggiata kafkiana sull’attività motoria e sportiva». Per adesso, una delle poche certezze dovrebbe riguardare il numero degli spettatori nei cinema e per gli spettacoli dal vivo, che non subiranno riduzioni. Almeno è quanto assicura il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini: «Continuo a leggere interviste e dichiarazioni o a ricevere appelli del mondo dello spettacolo sulla presunta volontà del governo di ridurre il limite di 200 persone al chiuso e di 1000 all’aperto per spettacolo dal vivo e cinema. Non esiste questo rischio». «Nel Dpcm – spiega – saranno confermati questi limiti con la conferma della  possibilità delle regioni di derogare. E le deroghe sino ad oggi concesse con ordinanze regionali verranno fatte salve proprio con il Dpcm».