Con una modifica al regolamento della Camera vengono considerati in missione i deputati in quarantena. Così passa la risoluzione della maggioranza sul Covid e il Consiglio dei Ministri proroga lo stato d’emergenza e rende obbligatorie le mascherine all’aperto in attesa del nuovo Dpcm

Dopo le comunicazioni del ministro della Salute, Roberto Speranza, e la risoluzione di maggioranza, sulla necessità della proroga dello stato d’emergenza e sull’introduzione di nuove misure restrittive anti contagio, era necessario il voto favorevole della Camera per consentire al governo di procedere ed emanare il dpcm con le nuove norme, quelle relative, ad esempio, all’uso obbligatorio delle mascherine anche all’aperto per tutto il giorno e su tutto il territorio nazionale. Ma il via libera ieri non era arrivato a causa delle molte assenze fra i banchi di Montecitorio, fra le quali quelle di diversi deputati in quarantena proprio a causa del Covid, cosa che aveva fatto mancare il numero legale. Per aggirare il problema, la Camera ha quindi modificato – nella serata di ieri – il proprio regolamento, considerando “in missione” i parlamentari in isolamento fiduciario, tra cui circa quaranta della maggioranza. Così, abbassato il quorum dei voti sufficienti per ottenere il via libera, stamattina presto l’ok è arrivato, con 253 favorevoli, 3 contrari e 17 astenuti. L’opposizione di centrodestra, che a sua volta aveva presentato una propria risoluzione, respinta dalla maggioranza, è invece uscita dall’Aula. Il Consiglio dei Ministri, ottenuto il lasciapassare della Camera, si è poi riunito in tarda mattinata. Come annunciato, è stato esteso lo stato d’emergenza fino al 31 gennaio 2021 e sono state prorogate le regole vigenti anti-Covid, che erano in scadenza e che invece sono state protratte fino al prossimo 15 ottobre, con l’aggiunta dell’obbligo di mascherina da subito esecutivo. Il tutto in attesa di varare il nuovo Dpcm, previsto per la prossima settimana.