Lo sostiene il 61% del campione coinvolto in un sondaggio del Pew Research Center condotto in 14 Paesi, tra cui l’Italia

La pandemia da coronavirus è stata gestita malamente dalla Cina. A sostenerlo è il 61% degli intervistati coinvolti in un sondaggio realizzato dal Pew Research Center. L’indagine è stata condotta in 14 Paesi tra le maggiori economie avanzate, tra cui l’Italia, interpellando oltre 14mila persone. Ed è proprio il nostro Paese a dimostrarsi più indulgente nei confronti della classe dirigente della Repubblica popolare cinese. Solo tra gli italiani la quota di giudizi positivi è superiore a quelli negativi: il 51 contro il 49%. Particolarmente negativi sono i giudizi espressi dai Paesi più vicini geograficamente alla Cina, con Giappone e Corea del Sud che sono in testa con il 79%. A seguire Australia (73%), Danimarca (72%), Svezia (65%), Stati Uniti (64%), Canada (61%) e Regno Unito (60%). Nei 14 Paesi coinvolti nell’indagine, la maggior parte degli intervistati ha espresso un’opinione generale negativa nei confronti della Repubblica popolare cinese, la cui reputazione è peggiorata proprio a causa della gestione della pandemia: la percentuale di australiani ostili alla Cina è cresciuta di 24 punti percentuali. In aumento i giudizi negativi anche tra i britannici e gli statunitensi, adesso rispettivamente al 74 (+19%) e al 73% (+13%). E in Italia? Nel nostro Paese la quota di giudizi negativi è aumentata “soltanto” del 5%. Secondo il Pew Research Center, in Giappone, Svezia e Australia sono state registrate le quote più alte di opinioni negative verso la Repubblica popolare cinese, che oscillano dall’86% rilevato tra i giapponesi e l’81% riscontrato tra gli australiani, percentuali superiori alla media che si è attestata al 73%. Anche in questo caso, l’Italia è il Paese più benevolo: ha una cattiva opinione della Cina “solo” il 62% degli intervistati. A pagare personalmente, in termini di fiducia, la gestione della pandemia è il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping. Nella media complessiva, il 78% degli oltre 14 mila soggetti intervistati ha dichiarato di non avere fiducia nei suoi confronti, con un incremento notevole di giudizi negativi rispetto all’anno scorso. Anche in questo caso, l’Italia si è distinta, dimostrandosi più benevola verso il leader cinese: seppure in forte aumento rispetto al 2019, con un incremento del 19%, il livello di sfiducia è rimasto al di sotto della media generale, al 75%.