Fiducia a rischio per le assenze nella maggioranza; ora passaggio veloce alla Camera

Un brivido deve esser corso sulla schiena del governo, perché se l’incidente di percorso accaduto alla Camera, con l’impossibilità di votare il via libera all’esecutivo sul nuovo dpcm a causa della mancanza del numero legale, si fosse verificato al Senato, il destino del decreto Agosto, a quel punto, sarebbe stato segnato. Un invece l’opposizione è rimasta in aula e, pur votando contro alla fiducia, ha assicurato i numeri necessari per procedere alla votazione. Dopo il travagliatissimo iter in commissione, con il testo più volte rivisto, i senatori si sono espressi su di un maxi emendamento presentato dal governo, che contiene diverse novità rispetto al provvedimento iniziale entrato in vigore il 14 agosto. Fra le novità di maggiore rilievo, si segnalano in particolare le indennità per i lavoratori di aree di crisi industriale complessa, la trasformazione dei contratti in somministrazione a tempo determinato, la disciplina del lavoro agile nei casi di quarantena a scuola o di figli con disabilità. Sono state introdotte anche alcune norme che, seppur caratterizzate da un forte impatto sociale, sembrano andare oltre rispetto alla tematica stessa del decreto legge; si fa riferimento, in particolare, alla Casa internazionale delle donne di Roma, un consorzio al centro di forti polemiche con la stessa amministrazione capitolina per affitti non pagati, e il potenziamento dei centri per il recupero degli uomini autori di violenza.