Salvini: «Invece di costruire, distruggono. Li fermeremo, come promesso,  anche grazie alle firme dei cittadini. L’Italia merita di meglio»

Invece di governare, preferiscono smontare: via libera al nuovo decreto immigrazione e sicurezza mirato a cancellare i decreti sicurezza varati dall’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al tempo del Governo gialloblu sempre guidato dall’attuale presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il Consiglio dei ministri, su proposta dello stesso premier, in disaccordo con se stesso, e del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare, modifica agli articoli 131-bis e 588 del codice penale, nonché misure in materia di divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento e di contrasto all’utilizzo distorto del web. Insomma è pura propaganda politica, se si pensa che per il caso Gregoretti, che vede l’ex ministro dell’Interno accusato di sequestro di persona, il gup ha chiesto la convocazione nella prossima udienza fissata per il 20 novembre del presidente del Consiglio, degli ex ministri Toninelli e Trenta e per il prossimo 4 dicembre dei ministri Di Maio e Lamorgese e dell’ambasciatore Maurizio Messari. Propaganda se si pensa che la vera stretta di cui si occupano i nuovi decreti sicurezza sono non sull’immigrazione clandestina, che ha ripreso a gran ritmo probabilmente anche sulla spinta dall’emergenza Covid 19, ma sui “violenti”. Modifiche sono state apportate in materia di requisiti per il rilascio del permesso di soggiorno per esigenze di protezione del cittadino straniero, di limiti all’ingresso e transito di unità navali in acque territoriali italiane e di inapplicabilità della causa di non punibilità per «particolare tenuità del fatto» ad alcune fattispecie di reato. In materia di condizione giuridica dello straniero, il provvedimento affronta anche il tema della convertibilità dei permessi di soggiorno rilasciati per altre ragioni in permessi di lavoro. Per comprendere la ratio di questa scelta è sufficiente riportare le parole di alcuni rappresentanti della maggioranza, nella quale il giallo si sta tingendo sempre più di rosso fino a sparire. Scrive Matteo Renzi su Facebook: «Dopo aver cambiato linea su Europa e chiuso Quota 100, adesso cancelliamo i Decreti Salvini. Dedicato a tutti quelli che dicevano: “Ma che ci state a fare?”». Più sintetico il segretario del Pd, Nicola Zingaretti: «I decreti propaganda di Salvini non ci sono più». Esultante Graziano Del Rio, sempre Pd: «Tornano accoglienza e integrazione, torna ad avere un senso la parola sicurezza: non più propaganda sulle spalle dei più deboli, ma tutela dei diritti di tutti. I decreti Salvini non esistono più».