Risalgono gli occupati, ma cresce anche la disoccupazione giovanile

Agosto segna un piccolo incremento dell’occupazione. Ciò che non è chiaro e se si è davanti ad un fuoco di paglia o se, piuttosto, si è in presenza di una ripartenza più consistente. È evidente che, in attesa dei dati relativi all’autunno, agosto ha portato qualche beneficio, principalmente nel turismo e nei servizi. Su base mensile, l’incremento è quantificabile in 83mila posizioni lavorative in più rispetto alla precedente rilevazione. È comunque il caso di ricordarcce come si veniva da un crollo continuo nell’occupazione, iniziato già sul finire dello scorso anno e proseguito fino a giugno, quando, nel complesso, si è arrivati a conteggiare 818mila posti di lavoro in meno, con un incremento della inattività fino ad un 1,3 milioni di unità. Conseguentemente, il tasso di occupazione torna, seppur di poco, sopra alla soglia del 58%, mentre il tasso di disoccupazione si attesta sotto al 10%. La ripresa dell’occupazione è diffusa e spalmata su tutte le fasce di età, eccezion fatta per i più giovani: la disoccupazione giovanile, infatti, risale al di sopra del 32%. Un quadro che non può indurre quindi a facili ottimismi, tanto che lo stesso segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, ha parlato di scenario sconfortante. Lo sconforto nasce dal fatto che le imprese non assumono, mentre lo Stato, al di là delle promesse, non favorisce il ricambio generazionale anche nella pubblica amministrazione.